Nel 2016 il numero di chi ha causato un incidente ed è scappato senza prestare soccorso è aumentato. Non solo, la strada più pericolosa in assoluto è risultata essere viale L. daVinci (a.k.a. declassata)
Rispetto al 2015 siamo passati da 25 a 38 casi di omissione di soccorso. L’ultimo in ordine di tempo un automobilista che a bordo della sua mercedes ha investito un bambino di 10 anni mentre attraversava le strisce pedonali in via Bologna ed è scappato via senza prestare soccorso. Il bambino ha riportato per fortuna solo alcune fratture guaribili in trenta giorni. Il pirata invece è rimasto latitante per diversi giorni, finché non è stato individuato dalla polizia municipale che ha predisposto il ritiro della patente e il sequestro dell’auto dell’uomo.
Nel 2016 sono aumentati anche i casi di guida in stato di ebrezza sanzionati. dai 38 del 2015 ai 43 di quest’anno. Saliti del 10% anche gli incidenti con feriti: ben 685. L’unico dato “positivo” riguarda il numero dei morti, diminuiti a “soli” tre casi.
Per concludere, la strada che detiene il ben poco invidiabile primato per numero di sinistri, quindi la strada più pericolosa della città, è viale Leonardo da Vinci: 873 incidenti. Causati in larga parte da alta velocità, guida pericolosa, mancanza del rispetto delle distanze di sicurezza, uso del cellulare alla guida.
Guardando questi dati ci viene spontanea una risata isterica quando si scopre che certi cittadini impugnano le multe fatte dagli autovelox disposti sulle tangenziali affidandosi, molto italianamente, a cavilli burocratici e definizioni astruse. D’altra parte, l’importante è poter fare quello che ci pare, mica la vita altrui! Per saperne di più: La Nazione, Il Tirreno